Ancora troppi incidenti mortali stradali. Nasce un manuale dell’intelligenza stradale
Quando siamo al volante abbiamo troppe distrazioni: smartphone e navigatore sono degli esempi, ma sono moltissimi i fattori che ci distraggono dalla strada.
Purtroppo infatti sono ancora troppi gli incidenti mortali per strada, molti dei quali causati dalla distrazione al volante. A dirlo è l’Istat che spiega come, “rispetto al 2010, il calo in termini di mortalità [sia] del 19%”, un risultato ancora troppo basso, però, per raggiungere gli obiettivi delineati dal Programma Europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020” che prevede il dimezzamento degli incidenti mortali sulle strade registrati nel 2010 entro il 2020, e una riduzione dei feriti gravi.
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Considerati i dati sugli incidenti mortali, e non, rilevati, l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna ha promosso la campagna “Incroci di vita”, un progetto di sensibilizzazione alla sicurezza stradale che si è concretizzato con la realizzazione di un “manuale per condividere tra gli utenti della strada il buon senso e l’esperienza“.
Alcuni dati Istat
L’Istat, l’Aci, il Ministero dell’interno, la Polizia stradale, sono solo alcuni degli enti che partecipano all’indagine sull’incidentalità stradale in Emilia-Romagna. Nel 2015 sono stati rilevati, come risultato di questa indagine incrociata sul territorio emiliano-romagnolo, 17.382 incidenti con lesioni a persone. Sebbene il numero di incidenti mortali si sia ridotto dello 0,3% dal 2014 (326 nel 2015), il dato nazionale continua a rilevare un aumento.
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Un’iniziativa basata sul dialogo con l’esperienza della “Terza Età”
Tutte queste considerazioni giustificano l’iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale: una campagna di sensibilizzazione basata sul dialogo tra utenze diverse della strada.
Concentrando la propria attenzione su persone con più di 65 anni di età, la campagna Incroci di vita, realizzata sul territorio regionale tra marzo e settembre 2016, si prefigge come obiettivo quello di tutelare e salvaguardare tutte le persone che “risultano essere più esposte ai rischi della strada”, ricercando opinioni e punti di vista nelle Università della Terza Età delle province emiliano-romagnole.
Il Manuale dell’intelligenza stradale condivisa
Nasce così Il Manuale dell’intelligenza stradale condivisa, un utile mezzo di informazione sociale per quanto riguarda i comportamenti corretti da tenere sulla strada. Questa intelligente sintesi comportamentale coinvolge tutte le categorie di individui che partecipano al traffico quotidiano: ciclisti, pedoni, automobilisti, motociclisti, sono infatti i principali soggetti ai quali si rivolge il manuale, fornendo una serie di consigli utili a incoraggiare le relazioni tra i diversi protagonisti della strada, non dimenticando però di coinvolgere anche le pubbliche amministrazioni con diversi suggerimenti atti a favorire al massimo la viabilità e la sicurezza stradale.
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