Incidente per malore alla guida: di chi è la responsabilità e a chi spetta il risarcimento dei danni?
Spesso può capitare di provare sensazioni “strane” mentre si è al volante:un capogiro improvviso, una debolezza o un annebbiamento della vista. Sono tutti campanelli d’allarme che possono preannunciare un malore alla guida.
Ma in questi casi, di chi è la responsabilità dell’eventuale incidente stradale? E, soprattutto, come funziona il risarcimento per i danni causati a terzi dal sinistro?
In questo articolo facciamo chiarezza e rispondiamo a tutte le domande sulla responsabilità per questo tipo di incidenti stradali.
Cosa si intende per “malore alla guida”
Per “malore alla guida” si intende l’insorgere improvviso di un problema di salute mentre si è alla guida di un veicolo. Questo impedisce al conducente di controllare in modo adeguato il mezzo, il che può condurre a un incidente.
I malori più comuni sono:
- Svenimento (sincope): perdita di coscienza causata da cali di pressione, disidratazione, ecc.
- Crisi epilettiche e convulsioni.
- Ictus.
- Infarto.
- Ipoglicemia nei diabetici.
- Vertigini e capogiri.
Responsabilità in caso di incidente stradale per malore alla guida
Quando un malore alla guida causa un incidente, è difficile stabilire con certezza le responsabilità. Occorre valutare caso per caso.
In generale, per essere escluso da ogni responsabilità, il conducente deve poter dimostrare che:
- Il malore è stato improvviso e imprevedibile.
- Non poteva prevedere o prevenire il malore sulla base delle sue condizioni di salute.
- Non guidava contro il parere medico.
Se queste condizioni sono soddisfatte, il conducente viene ritenuto incapace di intendere e di volere al momento dell’incidente, quindi non responsabile.
Tuttavia, se emerge che era a conoscenza di patologie pregresse o aveva ignorato uno o più campanelli d’allarme, può essere ritenuto responsabile, in modo parziale o totale.
Risarcimento danni: chi paga?
Nel caso in cui il conducente venga escluso da responsabilità, chi risarcisce i danni causati dall’incidente?
In questa situazione, interviene la compagnia assicurativa della controparte, ovvero di chi ha subito il danno, tramite la polizza RC auto.
L’assicurazione del conducente colto dal malore non è tenuta al risarcimento, ma interviene comunque per risarcire gli eventuali danni fisici da lui subiti nell’incidente – la polizza infortuni del conducente serve proprio a questo.
Attenzione, però: se viene accertata anche una minima responsabilità del conducente, scatta il risarcimento dei danni anche da parte della sua RC auto.
Consigli per prevenire gli incidenti da malore alla guida
Come prevenire i rischi di incidenti causati da malori improvvisi? Ecco alcuni consigli:
- Controlla con regolarità pressione, glicemia, colesterolo.
- Non ignorare i campanelli d’allarme, come stordimento, annebbiamento alla vista, forti emicranie.
- Se soffri di patologie, segui in modo scrupoloso le cure e non guidare se i medici te lo sconsigliano.
- Non metterti al volante se non ti senti in perfetta salute, anche se hai solo lievi sintomi di malessere.
- In caso di malessere improvviso, accosta subito e fermati, o chiedi a un passeggero di prendere il controllo del veicolo.
Queste semplici cautele possono fare una grande differenza.
Per concludere
Un malore alla guida può causare incidenti stradali gravi, con conseguenze legali e pratiche complesse.
Prima di metterti alla guida, valuta con obiettività il tuo stato psicofisico e presta attenzione a ogni minimo segnale di malessere. Spesso tendiamo a sottovalutare piccoli campanelli d’allarme, ma sappiamo bene che “prevenire è meglio che curare”.
Per quanto riguarda gli aspetti legali, è bene ricordare che ogni caso va esaminato in dettaglio, a partire da perizie mediche approfondite. Solo dimostrando l‘imprevedibilità e l’inevitabilità del malore, si può essere esclusi da ogni responsabilità.
Se hai subito dei danni a causa di un incidente per malore alla guida, parla subito con i nostri esperti di sinistri stradali. Ottenere il giusto risarcimento potrebbe essere più semplice di quel che pensi.
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