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Attraversamento animali selvatici in autostrada


Attraversamento animali selvatici in autostrada
6 Settembre 2017

Un capriolo gli attraversa la strada e provoca un incidente: l’automobilista chiede un risarcimento danni alla società di gestione autostradale

Soprattutto in alcuni tratti stradali è molto alto il rischio di attraversamento improvviso di animali selvatici. Questo rischio aumenta il pericolo incidenti in strade a scorrimento veloce e autostrade ma, in caso di incidente provocato da un animale che attraversa il tratto stradale, ha senso richiedere un risarcimento danni? Chi è il responsabile dei danni causati?

La sentenza della Corte territoriale discolpa il gestore del tratto autostradale

Il caso in esame ha avuto luogo su un tratto della A7. Il ricorrente, mentre percorreva l’autostrada a bordo di un veicolo affidatogli dal proprio datore di lavoro, ha subito un infortunio causato dall’attraversamento improvviso di un capriolo. L’infortunato ha citato quindi in giudizio il gestore del tratto autostradale su cui si è svolto l’incidente senza però ottenere alcun risarcimento dalla Corte territoriale che ha escluso la responsabilità della società di gestione dell’autostrada: la Corte ha ritenuto inapplicabile l’art. 2051 c.c. per il fatto che la rete di recinzione esterna risultava essere integra al momento dell’incidente.

La Corte di Cassazione stravolge la sentenza e garantisce all’automobilista infortunato il risarcimento danni

In seguito al ricorso dell’automobilista però il verdetto è cambiato: la Cassazione ha stravolto la sentenza basando la decisione proprio sull’art. 2051 c.c e sulla natura oggettiva della responsabilità che trova fondamento “nell’esigenza che chi trae profitto dalla cosa assume anche il rischio per i danni che la cosa medesima possa arrecare a terzi”.

In altre parole, la responsabilità della cosa in custodia alla società di gestione dell’autostrada è determinata dal fatto che l’animale si trovasse sulla strada nonostante la presenza della recinzione che quindi si è dimostrata un ostacolo insufficiente ad evitare l’attraversamento dell’animale.
La Corte ha dunque accettato il ricorso dello sfortunato automobilista e ha imposto un risarcimento danni al gestore dell’autostrada.

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